Napoli, 13 giugno 2011 – Il duello sul termovalorizzatore di Napoli est si sposta dal campo politico a quello giudiziario. Dalla disputa che nelle ultime settimane aveva visto fronteggiarsi il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ed il neo-sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ora l’inceneritore resta appeso al filo della decisione del Tar del Lazio. La data della sentenza è stata fissata al 13 luglio, quando il tribunale amministrativo regionale dovrà pronunciarsi sul ricorso della Neam, società di scopo varata dall’Asìa, contro la procedura di gara per il termovalorizzatore varata dalla Regione Campania. Ma legato a questa sentenza c’è tutto il destino del nuovo impianto di termodistruzione, previsto dal decreto legge del Governo varato nel 2008. Il Tar, infatti, dovrà decidere anche sul ricorso del Comune di Napoli per l’annullamento dell’assegnazione dei terreni. Se il tribunale si pronunciasse a favore di Palazzo San Giacomo e della Neam, quindi, si bloccherebbe tutto l’iter per la costruzione del termovalorizzatore e si tornerebbe al punto di partenza. Una vittoria alla quale ambisce De Magistris, che contro l’inceneritore c’ha costruito un’intera campagna elettorale. Una battaglia politica che, però, il Governatore Caldoro non può perdere. Anche perché dal punto di vista economico l’impianto frutterebbe, grazie all’energia prodotta, un guadagno di circa 30 milioni di euro alla Campania, di cui soltanto 2 andrebbero nelle casse del Comune. E forse anche per questo, la decisione del 13 luglio, diventa così importante per Napoli e tutta la Campania.
RSS feed for comments on this post. TrackBack URL